CTU01 : Birdwatching in Marocco
9 G. - 8 PERNOTTAMENTI IN ALBERGO
Il Marocco è un paese con una grande varietà di ambienti e paesaggi, dall'ancora selvaggia macchia mediterranea nel nord del paese alle dune dei grandi Erg sahariani, passando per zone umide di importanza internazionale lungo la costa dell'Atlantico e montagne che superano i 4000 metri. Questo viaggio si concentra sugli ambienti sahariani, le steppe pre-desertiche e le alte quote nell'Alto Atlante per scoprire alcuni tra i paesaggi, animali e fiori più caratteristici di questo affascinante paese, e dedicheremo particolare attenzione al birdwatching.
Il periodo migliore per l'osservazione ornitologica va da febbraio sino alla fine di aprile.
Programma
1. Marrakech. Accoglienza all'aeroporto e trasferimento in città. Cena e pernottamento.
2. Marrakech - Boumalne. Primo incontro con la natura marocchina col superamento dell'Alto Atlante attraverso il passo Tizi-n-Tichka (2260 m). Si sale lungo il versante settentrionale via via più boscoso, con ginepri e lecci, e dove si possono cominciare ad osservare le prime “specialità locali” come lo zigolo delle case (Emberiza sahari), il bulbul golanera (Pycnonotus barbatus), la caratteristica sottospecie maghrebina della gazza (Pica pica mauritanica), l'endemico picchio di Levaillant (Picus vaillantii) e il bellissimo codirosso algerino (Phoenicurus moussieri). Dopo la rada vegetazione alpina del passo, la discesa lungo il versante meridionale ci porta attraverso un ambiente che diventa sempre più arido, da steppico fino a diventare pre-desertico da Ouarzazate in poi. Qui cominceremo ad osservare specie come la monachella nera (Oenanthe leucura), il trombettiere (Bucanetes githagineus), l'allodola del deserto (Ammomanes deserti) e ancora altre allodole e monachelle. Cena e pernottamento a Boumalne.
3. Boumalne e regione. Giornata dedicata agli ambienti pre-desertici ai piedi dell'Anti Atlante (jbel Sarhro) e alle gole del Dades. La mattinata sarà dedicata alla regione di Tagdilt, uno degli “spot” per il birdwatching più celebri dell'intero Marocco, dove arriveremo prima dell'alba (sono solo circa 15 km per arrivare ai primi siti interessanti) per avere maggiori possibilità di osservare rarità come il corrione biondo (Cursorius cursor), la ganga (Pterocles orientalis), o specie meno rare ma caratteristiche come la grandule comune (Pterocles alchata), il gruccione di Persia (Merops persicus), numerose specie di allodole come l'allodola di Temminck (Eremophila bilopha) e la spettacolare allodola beccocurvo (Alaemon alaudipes) e tra i rettili sono comuni le agame di Bibron.
Nel pomeriggio risaliremo le gole del Dades, a monte di Boumalne, esplorando le prime pendici dell'Alto Atlante, punteggiate di numerosi ksar, ossia villaggi fortificati. Qui potremo osservare le comuni cicogne (Ciconia ciconia), l'upupa (Upupa epops), la poiana codabianca (Buteo rufinus), forse persino il raro lanario (Falco biarmicus), il passero solitario (Monticola solitarius), il codirosso algerino (Phoenicurus moussieri), diversi zigoli, allodole e monachelle. Alle quote più elevate vivono il trombettiere alirosse (Rhodopechys sanguineus alienus) e il gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax). Ritorno a Boumalne per la cena e pernottamento.
4. Boumalne - Merzouga. Superiamo l'arido e aspro jbel Sarhro attraverso il passo Tizi ‘nTazazert (2200 m), tra radi “tuie” endemiche del Nord Africa (Tetraclinis articulata) e boschi “in miniatura” di bosso delle Baleari (Buxus balearica) fino alla rada steppa che copre il passo; accompagnati da corvi imperiali (Corvus corax), rondini montane (Ptyonoprogne rupestris) e le onnipresenti monachelle ed allodole, tra cui la cappellaccia di Thekla (Galerida theklae). Rarissima l'aquila reale (Aquila chrysaetos), mentre è comune il gheppio (Falco tinnunculus) e la poiana codabianca (Buteo rufinus). Sulle rocce del jbel Sarhro è possibile osservare l'endemica Quedenfeldtia moerens, un geco diurno tipico delle aree montuose. Scesi dall'Anti Atlante faremo una tappa ad Alnif, caratteristico villaggio ai margini del Sahara, famoso nel mondo per i suoi fossili, in particolare i trilobiti. Durante questa giornata anche la vegetazione diventa più tipicamente sahariana con piante come il “melo di Sodoma” (Calotropis procera), palme da datteri e diverse specie di acacie. Cena e pernottamento a Merzouga.
5. Merzouga e regione. Merzouga è una tipica località sahariana, quindi la giornata è dedicata all'esplorazione degli ambienti di deserto roccioso (reg) e sabbioso (erg) nei dintorni del villaggio. Inoltre, se l'inverno è stato buono, ossia piovoso, presso le dune si forma un lago temporaneo, il dayet Srji, che attira migliaia di uccelli, tra cui il fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus), la casarca (Tadorna ferruginea), il mignattaio (Plegadis falcinellus) e molte specie di limicoli e anatidi attirati da quella che è l'unica zona umida in un'area immensa desertica. Le dune di Merzouga sono uno dei pochi siti marocchini dove poter osservare il passero del deserto (Passer simplex) e nello stesso ambiente si trovano alcune allodole, come l'allodola del deserto codafasciata (Ammomanes cinctura) o la silvia nana (Sylvia deserti), un uccello tipicamente deserticolo che, oltre che tra le dune, è anche abbastanza comune nei letti asciutti degli oued. Nel deserto roccioso ad ovest e sud di Merzouga è presente il corvo collobruno (Corvus ruficollis), la monachella nera codabianca (Oenanthe leucopyga), l'occhione (Burhinus oedicnemus), il trombettiere (Bucanetes githagineus) e le onnipresenti allodole. L'uromastice (Uromastyx acanthinura) è una grande, colorata e spettacolare lucertola dalla grande coda “spinosa”, che vive nel reg. Cena e pernottamento a Merzouga.
6. Merzouga – Ouarzazate. Giornata di viaggio lungo gli immensi palmeti della valle dello Ziz, e poi attraverso le brulle steppe pre-desertiche tra Errachidia e Boumalne, e infine le oasi della valle del Dades. La pernice sarda (Alectoris barbara), la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), il gruccione (Merops apiaster), la ghiandaia marina (Coracias garrulus), la sottospecie marocchina della ballerina bianca (Motacilla alba subpersonata), spesso considerata una specie a sé, l'airone guardabuoi (Bubulcus ibis) e il garrulo fulvo (Turdoides fulva) sono tra gli uccelli che potremo osservare. Cena e pernottamento a Ouarzazate.
7. Ouarzazate - Imlil. Dopo la visita dello ksar di Ait ben Haddou, antica città fortificata ai piedi dell'Alto Atlante, e tra l'altro ottimo sito per il passero solitario (Monticola solitarius), torneremo a risalire l'Atlante, come all'andata dal passo Tizi-n-Tichka. Dalla piana di Marrakech risaliremo, tra tuie, palme nane (Chamaerops humilis), qui spesso con una varietà argentata, pioppi e noci, una delle valli più affascinanti della regione fino agli oltre 1700 metri di quota di Imlil, un piccolo villaggio ai piedi del jbel Toubkal, che coi suoi 4167 metri è la montagna più alta del Nord Africa. Uccelli come il picchio di Levaillant (Picus vaillantii), la ballerina gialla (Motacilla cinerea), lo zigolo muciatto (Emberiza cia), il gracchio sia corallino che alpino (Pyrrhocorax pyrrhocorax e P. graculus), il fringuello (Fringilla coelebs) e almeno due specie di cince, sono presenti in questa vallata. Cena e pernottamento a Imlil.
8. Imlil, Oukaimeden e l’Alto Atlante. Giornata di esplorazione dell'Alto Atlante, da Imlil fino all’Oukaimeden, la principale stazione sciistica del Marocco, a 2600 metri di quota... probabilmente troveremo ancora la neve! Di nuovo gracchi, il passero solitario (Monticola solitarius), il codirosso algerino (Phoenicurus moussieri), il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), il rondone alpino (Apus melba). Piuttosto comune sono la sottospecie marocchina del culbianco (Oenanthe oenanthe seebohmi) e la passera lagia (Petronia petronia), mentre molto più raro è il trombettiere alirosse (Rhodopechys sanguineus alienus). Sulle rocce presso l’altopiano dell’Oukaimeden è possibile osservare un geco diurno endemico, ma di una specie diversa da quello del Jbel Sarhro, la Quedenfeldtia trachyblepharus e gli xeri (Atlantoxerus getulus), dei simpatici scoiattoli di terra endemici del Nord Africa. Ritorno ad Imlil per la cena ed il pernottamento.
9. Trasferimento in aeroporto e volo di ritorno.
INFORMAZIONI PRATICHE
Non dimenticate di portare capi pesanti, saremo spesso a quote elevate e l'inizio di marzo è ancora fresco anche in Marocco! Non dimenticate un cappello e crema solare.
Le escursioni a piedi sono generalmente facili, ma portate comunque degli scarponi robusti.
Avremo sempre un telescopio da birdwatching con noi, e 1-2 binocoli di riserva ma non dimenticate di portarvi il vostro. Ogni 2 sere compileremo collettivamente (ma non è assolutamente obbligatorio partecipare) la checklist degli uccelli e degli altri animali e piante osservati, ed al termine del tour ogni partecipante riceverà un file con le checklists complete. Mentre colazioni e cene saranno sempre in albergo (tranne una o due colazioni in caso di partenza prima dell'alba) i pranzi saranno al sacco, in natura.
Libri consigliati
- Guida agli uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Svensson et al., Ricca ed. 2013
La versione italiana della guida Collins, una vera “Bibbia” del birdwatcher, acquistabile per circa 30 € da Historia Naturae, eccellente libreria di Roma specializzata in natura (http://www.historianaturae.com) oppure anche da amazon.it o altre librerie on line
- Complete Mediterranean Wildlife di Sterry P., Collins 2000
Eccellente guida fotografica che copre un po’ tutta la biodiversità intorno al Mediterraneo: mammiferi, uccelli, anfibi, farfalle e gli altri insetti, gli alberi e i fiori. Ottima guida introduttiva, che ovviamente non può descrivere ogni singola specie o quelle più tipicamente sahariane, ma è assolutamente da consigliare se state cominciando ad interessarvi alla natura. Disponibile per 20 € da Historia Naturae. Per chi non legge l'inglese c'è anche una traduzione in francese, dal titolo Toute la nature méditerranéenne, 24 € sempre da Historia Naturae
- Collins Butterfly Guide: The Most Complete Field Guide to the Butterflies of Britain and Europe di Tolman T. e Lewington R., Collins 2009
La guida da campo di riferimento per le farfalle europee e del Nord Africa, circa 25 € sempre dalle stesse librerie, oppure come per tutti i testi inglesi da www.nhbs.com che è il più grande bookshop del mondo per i testi naturalistici
- Les Papillons de jour du Maroc di Tarrier M. e Delacre J., ed. Biotope 2008
Questa è la monografia “definitiva” sulle farfalle marocchine, ma è un libro decisamente costoso e tutto sommato “esagerato” per questo tour
- A Photographic Guide to Mammals of North Africa and the Middle East di Start C. e Suart T., New Holland 2008
Economica guida fotografica (circa 10 €) ai mammiferi della regione
- Fleurs du Maroc Atlantique di Collin F., autopubblicato dall'autore nel 2012
Purtroppo non esistono guide che descrivono la flora di tutto il Marocco o della sua regione “sahariana” (che, forse per molti sorprendentemente, presenta un'altissima diversità floristica). Questa guida in formato pdf, acquistabile on line (solo 6 €) dal sito dell'autore:
anche se non specificamente dedicata alle regioni che attraverseremo, presenta comunque una buona selezione di specie e un ottimo rapporto qualità-prezzo
- Wild Flowers of the Mediterranean di Blamey M. e Grey-Wilson C., A&C Black 2008
Alternativamente può essere piuttosto utile questa eccezionale guida alla flora mediterranea. E’ un libro piuttosto voluminoso ma comunque “portatile”, con disegni, è molto utile nel Marocco “mediterraneo”, un po’ meno a sud dell’Atlante, e mancano le piante più tipicamente saharo-sindiane o africane... comunque un ottimo acquisto anche “solo” per le gite fuori porta in Italia!
Esistono anche delle traduzioni in francese (Toutes les fleurs de Méditerranée, ed. Delachaux et Niestlé) e spagnolo, ma purtroppo non in Italiano. Circa 25 €
+- Flora Selecta Marroquì di Gomiz F., ed. Francisco Javier Navarro Díez, 2001
Questa è attualmente l’unica guida da campo di alta qualità dedicata ai fiori marocchini, copre anche specie tipiche del Sud marocchino, tralasciando volutamente quelle ad ampia diffusione mediterranea (per le quali è più indicata quella di Blamey e Wilson o il libro di Sterry). Ottimo testo sulla flora marocchina, tutta in spagnolo; acquistabile per 37,50 € da Oryx, libreria di Barcellona specializzata in natura:
- mappe: consigliata la mappa Michelin 1:1.000.000 del Marocco (n. 959), facilmente reperibile in Italia