CTM29 : VALLI INCANTATE
8 giorni (con una notte in campo tendato fisso tra le dune)
Programma
1. Ouarzazate
Accoglienza e trasferimento in città. Cena libera, pernottamento in riad.
2. Ouarzazate – valle dell’oued Draa – Zagora - Mhamid - Chegaga
Si percorre la Valle del Draa che, con il suo lungo e ombroso palmeto, regala scorci di vita quotidiana che si svolgono in verdi e profumati giardini. Lungo la valle è tutto un susseguirsi di palmeti e si è circondati da numerosissimi ksour (plurale di ksar), fortezze d’argilla con le facciate decorate costruite con precisi scopi difensivi. Nella parti basse, dove si trovano i depositi di cereali e datteri, non si aprono finestre; i piani alti, adibiti ad abitazione sono forniti di pregevoli aperture decorate con infissi in legno intagliato. Un insieme urbanistico di grande spettacolarità. Sosta al sito libico-berbero di Foum Chenna, nei pressi del villaggio di Tinzouline, dove le incisioni rupestri raffigurano cavalieri con scudo e lancia in atteggiamento di caccia o di combattimento. Arrivo a Zagora, l’importante oasi del sud marocchino, ai margini del deserto. Fu uno dei “porti” di arrivo delle carovane che provenivano dai regni dell’Africa Nera portando le merci a dorso di cammello attraverso tutto il deserto del Sahara; sulla strada principale dell’oasi un vecchio cartello segnala che per Timbuctù sono necessari 52 giorni di cammello. Ci si inoltra poi ancora di più nel deserto: si è nel profondo Sud del Marocco. Sosta a Tamgroute per visitare una Biblioteca Coranica dove sono esposti antichi manoscritti alcuni dei quali su pelle di gazzella. Poi Mhamid, piccolo villaggio da cui partì nel XVII secolo la conquista marocchina dei Sahara. L’oasi è ora semisepolta dalle dune di sabbia. Si lascia l’asfalto e dirigendosi verso Ovest seguendo tracce che si inoltrano in vaste pianure sabbiose punteggiate da immensi tamerici fino a raggiunge l’erg Mhazil, una vasta estensione di dune circondata dalle montagne. Qui troveremo il campo tendato allestito proprio tra le dune. Dopo una suggestiva cena tra le dune alla luce di lampade a petrolio, potremo ammirare le famose stellate del deserto.
Il campo tendato fisso è composto da grandi tende berbere separate in base alle camere. Hanno il pavimento coperto da tappetie stuoie, letti con lenzuola e coperte. Il bagno è in comune in tende a parte. Tenda ristorante con tavoli e sedie. Suggeriamo sacco lenzuolo.
3. Chegaga – Foum Z’guid – Tata
Sveglia al mattino circondati dallo straordinario spettacolo delle dune. Dopo la prima colazione si prosegue sulla pista del deserto fra passaggi sabbiosi e pietrosi, fino a raggiungere l'oasi di Foum Z'Guid dove ritroviamo la strada asfaltata. Dopo pranzo ci attendono ancora un centinaio di km di strada. Si fiancheggia il lato nord della catena del Bani, barriera naturale all'avanzare del deserto. Come sempre la vita e la vegetazione si raccolgono attorno ai punti d'acqua. Sosta all’oasi di Tissint (in berbero "sale"), seguendo il fiume omonimo che emergendo dal sottosuolo crea una cascata e forma un profondo canyon sul fondo del quale trova posto un'oasi spesso frequentata dagli aironi. Arrivo a Tata nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in albergo.
4. Tata – Valle Incantata – Tafraout
Punto forte della giornata è l'attraversamento della ‘‘Valle Incantata’’, sconosciuto e spettacolare canyon dove villaggi di pietra e oasi lillipuziane fanno da cornice ad una camminata non impegnativa. Ci si addentra nella "Valle", lunga alcune decine di chilometri, sulle cui pareti sorgono minuscoli villaggi di pietra sovrastati dagli agadir che ben spiegano il carattere difensivo delle costruzioni e la scelta di una valle così isolata e inaccessibile. Nel letto del fiume minuscoli orti producono lo stretto indispensabile all'ombra dei carrubi e degli olivi. Visita ad un sito di incisioni rupestri neolitiche: Imaoun assif Akka che si raggiunge facendo una breve deviazione. Nella preistoria questa zona era la porta tra due mondi assai diversi fra loro: la zona sahariana delle oasi e dei nomadi, con la cultura berbera dell'Atlante. Sulle rocce sono incise "scene di vita", animali selvaggi o misteriosi segni che sfuggono ad ogni interpretazione: spirali, specie di lance, "boomerang". Tutte testimonianze di una presenza umana che fu numerosa grazie anche ad un clima più umido. Si raggiunge infine il villaggio di Tafraout al centro di una valle circondata da montagne di granito che si tingono di rosa al tramonto; uno dei luoghi più interessanti del sud marocchino, poco frequentato dal turismo di massa. Il villaggio è caratterizzato da terrazze decorate in calce bianca tra rocce brune Cena e pernottamento in hotel.
5. Tafraout – Anti Atlante – Tiznit – Mirleft
Partenza dopo la prima colazione in direzione di Tiznit che si raggiunge valicando a bassa catena dell'Anti Atlante al passo del Kerdous. i paesaggi sono aridi e selvaggi, la vegetazione è costituita da alberi di argan (da cui si estrae l’olio di argan, molto richiesto dall’industria cosmetica e a cui si attribuisce, a ragione, un elevato potere idratante) e euforbie. Superato il passo, grazie all’umidità proveniente dall’oceano Atlantico, il paesaggio diventa più verdeggiante. Arrivo nella cittadina di Tiznit e visita del souk degli argentieri. Il tratto più emozionante della seconda parte della giornata, dopo l’attraversamento delle montagne, è quello che collega la cittadina di Tiznit al villaggio di Mirleft, passa per la strada costiera a pochi metri dall’Oceano. Cena e pernottamento in riad proprio di fronte all’oceano.
6. Mirleft – Agadir – Marrakech
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, lungo la bella strada che costeggia i boschi dell’entroterra, Dopo un ottimo pranzo a base di pesce al porto di Agadir e una breve visita della città, ci si addentra in una regione collinare popolata di arganie e mimose per circa 50 km. fino ai villaggi abitati dai berberi Ida Outanane ai primi pendii dell’Atlante occidentale. A 1250m di altitudine, sovrastante un verdeggiante palmeto, Imouzzer-Ida-Outanane è visibile da lontano con le sue case bianche. Il luogo è famoso per il miele di lavanda, di timo o di cactus. Continuiamo il percorso attraverso paesaggi incantevoli, fino a raggiungere Marrakech, “la magica città rossa”, nel tardo pomeriggio. Cena libera a Marrakech. Pernottamento in riad.
7. Marrakech
Marrakech è una delle città più interessanti del Marocco: splendida al tempo degli Almoravidi (XI e XII secolo), conobbe la distruzione da parte degli Almohadi fanatici e riformatori, ai quali si deve però la costruzione del minareto della Kotubia e il rilancio della città come capitale dell'impero. Il fascino della città risiede soprattutto nella vita pulsante della sua famosa piazza, la Jemaa el Fna, nelle stradine strette e colorate che compongono la Medina e i suoi souk. Marrakech ci accoglierà tra le sue calde e odorose braccia per svelarsi lentamente: un piccolo negozio di stoffe, una pasticceria, un fabbro che batte un ferro incandescente e tanto altro ancora, il tutto accompagnato dall' ennesimo e profumatissimo the alla menta. Visita guidata della città, pasti liberi e pernottamento in riad.
8° Marrakech
Trasferimento al mattino in aeroporto e imbarco sul volo diretto o via Casablanca per l’Italia.