CTA3 : DALL'ARTE RUPESTRE A JUBA II


13 GIORNI - KM 2.114 - 11 PERNOTTAMENTI IN ALBERGO e 1 IN CAMPO TENDATO - IN FUORISTRADA E MINIBUS

1. Agadir o Marrakech - Tiznit.

Accoglienza all’aeroporto e trasferimento a Tiznit in albergo.
 

2 -  Tiznit – Bou Izakarn – Granaio fortificato di Amtoudi – Icht
Tiznit è una cittadina circondata da 5 km di mura merlate e, come Marrakech, costruite in terra pressata. È la più meridionale con questo tipo di architettura. Era un porto carovaniero, come testimonia il grande mechouar o piazza, dominata dal palazzo del pascià, dove arrivavano i dromedari carichi di mercanzie. La città ha una lunga tradizione di lavorazione dell’argento e il gioiello più diffuso è la “fibula”, pesante monile d’argento smaltato che sostiene il drappo delle donne. Visita del souk degli argentieri. Si valica l’Anti Atlante verso Bou Izakarn per poi piegare decisamente ad est e raggiungere un gioiello di architettura tradizionale, il granaio fortificato di Amtoudi, costruito in pietra a secco su uno sperone roccioso. Sul suo basamento si trovano alcune incisioni di bovini. Pensione completa.

 

3 - Icht – Akka – I siti rupestri di Adrar Metgourine e Imaoun – Tata
La giornata prevede la visita di due fra i più importanti siti rupestri del sud, l’Adrar Metgourine e Imaoun. In queste regioni oggi aride la vita si mantiene grazie alle oasi ma, migliaia di anni fa, il clima più clemente permetteva la vita a elefanti, rinoceronti e mandrie di bovini. I siti rupestri rappresentano con immagini di grande bellezza la fauna di allora, oggetto di caccia o di attenzioni da parte dell’uomo. Molti disegni enigmatici invece ci rimandano ad un mondo simbolico misterioso e inafferrabile. Pensione completa.

 

4 - Tata – Foum Zguid – Dune di Chegaga 
Percorriamo oggi una delle regioni più aride del sud, il bordo settentrionale del deserto del Sahara. Tuttavia nel passato queste regioni erano ospitali, la savana era popolata da fauna selvaggia, il Draa scorreva perenne. A Tissint ci fermiamo per vedere il miracolo di una piccola cascata e di un laghetto, gioia dei bambini durante l’estate. Intorno il terreno è punteggiato di bianco: è il sale che per evaporazione emerge in superficie. Attraversiamo il fondo di un antico lago, delimitato a nord dalla catena del jebel Bani e a sud da un’ampia distesa di dune. È l’erg Chegaga, in mezzo al quale troviamo il nostro campo preallestito.

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5 - Dune di Chegaga – Zagora

Il mare di sabbia del Sahara ha inizio qui. Noi lo sfioriamo e lo attraversiamo in parte, costeggiando la traccia di un fiume sparito sotto le sabbie per emergere solo presso la foce. È il fiume Draa che Plinio il Vecchio diceva popolato di coccodrilli. Tra passaggi sabbiosi e immense tamerici ritroviamo l’asfalto al villaggio di Mhamid, in lotta perenne contro l’avanzare del deserto, ma un tempo avamposto della potenza saadiana, la dinastia che nel XVII secolo conquistò il Sahara fino a Timbuctù. A Mhamid inizia il lungo nastro verde dei palmeti che disegna la Valle del Draa per quasi 200 chilometri verso nord. Ci fermiamo a Tamgroute per visitare la Biblioteca Coranica costituita da una confraternita che nel XVII secolo attirava studiosi e studenti da tutto il nord Africa. Arrivo a Zagora. Pensione completa.

 

6. Zagora – Ouarzazate

Siamo nel cuore della valle del Draa, l’immenso palmeto alimentato dalle acque del fiume omonimo. I villaggi che lo punteggiano erano un tempo tutti fortificati, per difendersi dalle incursioni dei nomadi. Gli ksar (i villaggi) sono esempi magnifici di architettura complessa ed elegante nonostante la semplicità dei materiali: terra, legno, pietra. In questa giornata visiteremo il sito di Foum Chenna, il più importante sito della fase dei cavalieri, che con 2500 incisioni mostra le imprese di un’élite equestre e guerriera impegnata in duelli e caccie a gazzelle e mufloni. Foum Chenna è anche il sito che ospita una vera biblioteca di pietra: accanto ai cavalieri ci sono infatti decine di linee di scrittura nell’antica lingua berbera, ancora da decifrare. Raggiungiamo poi Tamnougalt, l’antica capitale della valle, un tempo fortificata e abitata da Berberi, Arabi, Ebrei, Harratine. Pensione completa.

 

7. Ouarzazate – Marrakech

Ouarzazate è la Hollywood del Marocco. I paesaggi e le kasbe della regione sono gli scenari di innumerevoli film, come la kasba di Taourirt, monumentale edificio in terra pressata e il villaggio di Ait Benhaddou (Unesco). Dopo le visite si prosegue lungo la "via del sale", spettacolare percorso a strapiombo su un torrente, un tempo utilizzato dalle carovane dirette al Nord. Deriva il nome da una cava di salgemma, tuttora lavorata artigianalmente. La “via del sale” termina a Telouèt, dove si visita una kasba imponente e in rovina, ma che custodisce al suo interno alcune stanze meravigliosamente decorate, eredità dei fasti dell’ultimo pascià di Marrakech, El Glaoui. Valichiamo l’Alto Atlante al passo del Tizi ’n Tichka lasciandoci alle spalle la regione predesertica.  Dopo mille tornanti si apre davanti a noi la fertile pianura di Marrakech. Pensione completa.

8. Marrakech – Oukaimeden – Marrakech

Per raggiungere l’altopiano dell’Oukaimeden a 2600 metri, percorriamo per un tratto la valle dell’Ourika, già decantata nel Medioevo per la ricchezza della sua vegetazione. Lungo il percorso si succedono villaggi in pietra a secco, coltivazioni, alberi da frutta, poi attraversiamo una foresta di conifere e infine raggiungiamo l’altopiano per visitare le incisioni con le quali gli uomini dell’Età del Bronzo hanno rappresentato un mondo completamente diverso da quanto abbiamo visto nel sud, basato sul possesso di armi in metallo, come pugnali e alabarde. In quel tempo, come oggi, erano allevatori transumanti che salivano ai pascoli durante l’estate, dove hanno raffigurato il bestiame domestico ma anche elefanti e rinoceronti.

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9. Marrakech.

Giornata interamente dedicata alla visita guidata della città, dei suoi principali monumenti e giardini e dei souk. Fondata circa mille anni fa, Marrakech conserva ancora le sue antiche mura che racchiudono la più famosa medina (Unesco) del Marocco, labirinto di stradine con i souk affollati di merci e di gente. I monumenti storici ci ricordano i suoi fasti: le Tombe Saadiane (XVII secolo), il Palazzo Bahia (inizio XIX secolo) e la Dar Si Said (XIX secolo), ora trasformata in museo etnografico. Il cuore della città è Jemaa el-Fna, affollata di bancarelle e di venditori, di saltimbanchi e di incantatori di serpenti, di cantastorie e musicisti e di ristorantini che propongono la saporita cucina popolare. La piazza è iscritta nella lista speciale Unesco del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità. Pranzo in medina. Pensione completa.

 

10. Marrakech – Rabat

Trasferimento a Rabat e visita della capitale del regno (Unesco): la Torre Hassan e il Mausoleo Mohamed V, la Kasba degli Oudayas, che nel XVII secolo era una repubblica marinara basata sulla guerra da corsa, e infine la suggestiva necropoli merinide di Chellah (XIV s.), costruita in riva al fiume Bou Regreg sulle rovine l’antica Sala Colonia. Al Museo Archeologico vedremo i bellissimi bronzi provenienti dal sito romano di Volubilis, tra i quali il busto del giovane re Giuba II. Pensione completa.


11. Rabat – Meknès – Fes

Al mattino visita di Meknes (Unesco), immersa in una fertile regione di vigneti e uliveti, cinta da un perimetro di 25 km di possenti mura. La città nel XVII secolo fu capitale imperiale durante i 40 anni di regno di Moulay Ismail. Continuazione per Volubilis (Unesco), il sito che meglio conserva le vestigia della civiltà romana della Mauritania Tingitana e che mostra i fasti di una città imperiale di quei tempi con l’Arco di Trionfo, il Decumano, le Terme e bellissimi mosaici tuttora in situ. Pensione completa.

12. Fes

Visita della medina di Fes (Unesco), la più antica delle città imperiali del Marocco, metropoli religiosa, intellettuale e artistica, e tuttora importante centro di produzione artigianale. Fra le sue mura è racchiusa buona parte della storia del Marocco: la Medina, i souk, la Moschea Karaouine, le mederse (università coraniche) offrono un'immagine dal sapore medioevale della vita che si svolgeva nei secoli passati, con souk affollatissimi che si intersecano in un groviglio quasi inestricabile di viuzze e piazzette. Pensione completa.
 

13. Fes

Trasferimento in aeroporto e partenza. 


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