CTD2 : SAHARA ATLANTICO


11 giorni – 7 pernottamenti in albergo e riad, 3 in tenda

Le acque dell’oceano si frangono sulla Plage Blanche bordata da dune, lambiscono la foce del Draa e si insinuano tra le sabbie della laguna di Naila. Il Sahara, con i suoi spazi infiniti, gli incredibili cieli stellati, le sequenze di morbide dune, i silenzi, inizia qui. Il Marocco ospita una parte dell’enorme deserto, piccola ma non meno interessante. Lungo il percorso, sulle tracce delle carovane un tempo numerose, punti d’acqua inattesi, cascatelle, oasi, palmeti. Serate intorno al fuoco, notti sotto la tenda, passeggiate tra le dune, soste ai siti d’arte preistorica, incontri con i nomadi: ingredienti tipici di un viaggio nel deserto! Si lascia poi il Sahara per raggiungere Tafraout e le sue curiose rocce, superare il Passo di Tizi ‘n Tichka e scendere su Marrakech, una città da vedere… o rivedere!
 

Vi proponiamo questo viaggio perché:

spiagge immense, dune a picco sull'oceano, una laguna gigantesca, pitture rupestri, la notte sahariana, la cascata minerale di Khaoui Nam, la valle incantata, il granito rosa, i souk di Marrakech....

 

Programma

 

1. Marrakech - Mirleft.

Accoglienza all'aeroporto di Marrakech e trasferimento sulla costa, in un grazioso villaggio di pescatori. Cena a base di pesce e pernottamento.

 

2. Mirleft - Plage Blanche.

Partenza per la Plage Blanche via Sidi Ifni, che fu l'ultima enclave spagnola. Qui comincia la bella pista costiera che si percorre fino ad una spettacolare spiaggia dove le dune arrivano al mare. E che mare! File di onde alte e ruggenti che si scagliano contro la spiaggia protetta alle spalle dalle dune del deserto, che si dividono in valloni successivi disseminati di rocce e arbusti ed intervallate da uadi sassosi. Una distesa di sabbia imprigionata tra due elementi naturali opposti. Cena e pernottamento al campo.

 

3. Plage Blanche - Laguna di Naila.

Lasciata la Plage Blanche si passa lungo le falesie di Aoreora, disseminate di capanne di pescatori fino alla spettacolare foce del fiume Draa. E’ interessante osservare la pesca di alcuni che, sfidando la gravità, si arrampicano in posizioni acrobatiche sulle scogliere a picco sopra la furia del mare per lanciare le loro lenze e catturare prede pregiate come branzini e orate. Dopo Tan Tan si arriva alla laguna di Naila formata da un braccio di mare che entra nella terraferma per 30 chilometri. Chiusa da enormi cordoni di sabbia, è profonda tra 6 e 15 metri. Zona protetta, ospita  nelle sue acque color smeraldo fenicotteri, cormorani, gabbiani e molti altri trampolieri. E' uno scalo per moltissime specie di uccelli migratori e ospita una quantità incredibile di pesci. Cena e pernottamento in albergo. 

 

4. Laguna di Naila - Khaoui Nam.

Al mattino è prevista una escursione in barca nella splendida laguna.  Al termine della gita, partenza con il fuoristrada attraverso un paesaggio desertico e passaggi sabbiosi, dove rari nomadi fanno pascolare cammelli e capre e si raggiunge la suggestiva località di Khaoui Nam, un salto d'acqua salmastra che forma concrezioni colorate, pozze con alghe adattate alla salinità dell'acqua, rotondi massi di alghe fossili. Il nome evoca una realtà ecologica del passato: significa infatti "il posto dove c'erano gli struzzi"....Un luogo incredibile e certamente inatteso! Cena e pernottamento al campo.

 

5 e 6. Khaoui Nam – Pista "Parigi/Dakar" - sito di pitture rupestri - Assa.

Ci attende ora il sahara marocchino ed il suo spazio libero. I rilievi emergono in una composizione che non può deludere chi cerca di conoscere i vari aspetti del deserto: la pietra in tutte le sue forme, le distese di sabbia bordate dalle rocce erose, i vasti palmeti e i sinuosi cordoni di dune. Direzione ovest-est lungo una poco frequentata  pista desertica dai paesaggi lunari che si congiunge poi con il vecchio percorso della Parigi-Dakar. Cena e pernottamento al campo. Il giorno successivo si percorrono piste note solo ai nomadi, che seguono l'antico sistema idrografico dove sono stati scavati i pozzi.  Alcuni siti rupestri testimoniano di un clima meno arido e che  in un remoto passato bovini, gazzelle, elefanti e giraffe abitavano queste pianure. Pernottamento in un piccolo albergo.

 

7. Assa – Amtoudi – Icht.  

Il percorso ora segue una sorta di spartiacque fra l'Anti Atlante e il deserto, lasciata Foum El Hisn si raggiunge il magnifico villaggio berbero di Amtoudi. E’ un’oasi alle porte del deserto chiuso tra montagne, la cui popolazione si dedica all’agricoltura: mais, orzo, legumi e ortaggi, piante da frutto come datteri, fichi e albicocchi. L’oasi è alimentata da varie fonti e l’acqua viene distribuita alle coltivazioni secondo metodi tradizionali di irrigazione. Su tutto domina la palma che garantisce datteri ed ombra alle coltivazioni sottostanti. I suoi due granai fortificati (agadir) sono autentici gioielli di architettura tradizionale, costruiti in pietra a secco e argilla su speroni rocciosi che dominano l’oasi. Uno dei due agadir fu costruito nel XVII secolo ed è stato utilizzato fino al 1956. Cena e pernottamento in una auberge de charme.

 

8. Icht – Valle del Tamanart - "Valle Incantata" -Tata.

In queste  regioni nel Neolitico la vita era fiorente. Ne è testimonianza l'arte rupestre che in numerosissimi siti lungo la valle del Tamanart rappresenta la fauna ora estinta: leoni, elefanti, antilopi, bovini. La pista si addentra fra le montagne dell'Anti Atlante, percorre la valle di Ait Mansour fra minuscole oasi e villaggi di terra. Tafraout è un paesino circondato da mandorli, terrazze coltivate a orzo e da una scenografia di incredibili rocce di granito rosa che assumono forme bizzarre. si prosegue ancora nel cuore dell'Anti Atlante per raggiungere la "Valle Incantata",  rifugio un tempo di una piccola comunità che ha costruito villaggi di terra abbarbicati ai fianchi della montagna e ha strappato al letto del torrente minuscoli orti e frutteti. Cena e pernottamento in albergo. 

 

9. Tata - Dune di Chegaga - Zagora.

Partenza in direzione di Tissint, dove si trova una inaspettata cascata formata dalle acque salmastre dell'oued Tissint. Poco prima di Foum Zguid comincia la lunga pista che lambisce il bordo settentrionale del Sahara, in parte sul percorso della Parigi /Dakar, lungo il lago prosciugato Iriki che conduce, in un paesaggio selvaggio e suggestivo, alle dune dell'Erg M'Hazil e alle dune di Chegaga, formando un erg che si estende fino alla vicina Algeria.  Si continua costeggiando a tratti il fiume Draa, qui completamente asciutto, fra passaggi sabbiosi e tamerici fino a M'hamid, dove si ritrova l'asfalto. Qui ha inizio il lungo nastro verde della valle del Draa: si costeggia lo straordinario palmeto, 2.200.000 palme ( !), punteggiato da orti e villaggi in terra pressata un tempo fortificati. Cena e pernottamento in albergo.

 

10. Zagora – Marrakech.

Si percorre la valle del Draa in tutta la sua lunghezza. I palmeti verdi e densissimi formano un contrasto incredibile con l'aridità delle rocce. I villaggi, benchè aggrediti dall'urbanizzazione moderna, conservano il fascino delle stradine ombrose e fresche, di vicoli tortuosi, di porte di legno di palma decorate. Il valico dell'Alto Atlante attraverso il passo del Tizi 'n Tichka è uno dei percorsi di montagna più affascinanti. La strada, stretta e sinuosa, si inerpica lasciando dietro di sè un paesaggio di rocce rosse per passare gradatamente  a una vegetazione di aspetto sempre più alpino, con lecci, querce e pini. Oltre il passo si incontrano le prime  terrazze coltivate fino a raggiungere la pianura di Marrakech. Sistemazione in albergo o riad e cena libera.

 

11. Marrakech.

Trasferimento all'aeroporto e partenza.

 

Su richiesta è possibile prolungare il soggiorno a Marrakech.


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