CTM23 : I giardini d'oriente


11 GIORNI - 10 PERNOTTAMENTI IN ALBERGO, IN FUORISTRADA E UN GIORNO IN MINIBUS

Un Marocco per i cinque sensi, fatto di incredibili scenari naturali, profumi intensi, di abbracci del sole mentre sulle montagne dell'Atlante resiste ancora l'ultima neve, note di musica arcaica e di sapori antichi, vellutati e decisi insieme. Un itinerario dedicato al sud che ha per epicentro la rossa Marraekech con i suoi giardini e, tutt'intorno, i fantastici "castelli di terra", le oasi di palme, le prime sabbie del Sahara, i canyon scavati dalle acque, i brulicanti mercati, le imponenti architetture e la nobile ospitalità della gente.
Particolarmente accurate le visite a giardini, frutteti e oasi che con grande fatica e costanza l'uomo protegge dall'avanzare del deserto. Un viaggio di incontri con figure fuori dal tempo come il "maestro d'acqua".

 

Viaggio effettuabile tutto l'anno. Consigliamo il periodo primaverile per godere della fioritura. Escursioni termiche forti in estate fra la costa e l'interno.

Partenza garantita con minimo 4 partecipanti; per numeri inferiori è richiesto un supplemento.

 

Su richiesta è possibile organizzare la visita di Marrakech con guida parlante italiano.

 

PROGRAMMA

 

1. Marrakech: dalle Alpi all'Atlante. 
Accoglienza in aeroporto e trasferimento in un riad nel cuore della medina. Cena e pernottamento.

 

2. Marrakech: il cuore rosso, la grande capitale berbera. 
Pensione completa. Intera giornata dedicata a Marrakech, la regina del deserto, ultima grande città del Marocco, al quale ha dato il nome, prima dell'immenso Sahara. Città imperiale, capitale del passato, la cui memoria emerge nelle grandiose costruzioni d'arte islamica e moresca come la Moschea Koutoubia e il suo bellissimo minareto; la piazza Jemaa el-Fna, centro vitale della città, con il suo incredibile caleidoscopio di personaggi e attività; il souk (o meglio, "i mercati"), interessantissimi e di mille colori, da quello degli speziali a quello dei vetrai, dal mercato del cuoio a quello delle lane, delle pelli di montone e quello, famosissimo, dei tintori; la collina di Gueliz dove inizia la strada dei palmeti; la medersa Ben Youssef, importante scuola di teologia istituita dal sultano merinide Abou el Hassan nella metà del XIV secolo; la Medina, passeggiata nel cuore dell'antico quartiere arabo, circondato dalla possente cinta muraria innalzata nella prima metà dell'anno 1100, dal caratteristico colore che è diventato il principale aggettivo di Marrakech: la rossa. Stessa sistemazione e cena.

 

3. Marrakech - Zagora: la strada verso Sud
Dopo la colazione, partenza con veicolo fuoristrada (Land Rover o Toyota) per il giro di 4 giorni che toccherà oasi, kasba, sabbie e…fiumi. Lasciata la pianura di Marrakech, la strada si inerpica fra i Monti del'Alto Atlante per superare uno dei passi più alti di questa catena, quello di Tizi-n-Tichka a 2260 metri, tra panorami di varie tonalità di verde e di ocra punteggiati dalle mura e dalle torri degli "ksar". Poi la strada scende verso Ouarzazate, ex guarnigione militare ora moderna città e capoluogo amministrativo della regione del Draa, importante per le sue funzioni commerciali posta com'è all'incrocio delle valli del Draa e del Dadés, nonchè sulle direttrici per Zagora e Tinerhir. Dopo il pranzo, proseguimento tra paesaggi desertici fino ad Agdz che si trasformano poi in un'unica ininterrotta oasi verdeggiante fino a Zagora. Il verde è la Valle del fiume Draa. Sono immensi palmeti e coltivazioni, rese possibili unicamente grazie alla presenza dell'acqua, che si distribuiscono su tre livelli, secondo la sistemazione tipica dell'agricoltura delle oasi sahariane. Il letto del fiume è ammantato di oleandri mentre gli scheletri delle acacie gommifere annunciano il grande Sud. Il fiume, poco dopo le ultime oasi, si perde nella sabbia e per ben 750 chilometri, fino all'Atlantico, altro non è che un letto quasi perennemente asciutto. Cena e pernottamento a Zagora in un riad situato nel vecchio villaggio fortificato.

 

4. Zagora - Tinerhir: di oasi in oasi.
Colazione e pranzo. Dopo la visita dell'oasi di Zagora e di alcune kasba fra le più suggestive, si ripercorre in parte la Valle del Draa, si piega a est e a Nekob si imbocca la pista che valica il massiccio vulcanico del Jebel Sarhro, aspro e maestoso. Arrivo a Tinerhir, antica postazione militare a 1350 metri di altitudine, disposta a terrazze fra frutteti e oliveti, ai piedi di un magnifico palmeto dominato da un'imponente kasba. La vastissima oasi di Tinerhir, frazionata in giardini, è forse una delle più belle del Paese. Cena e pernottamento.

 

5. Tinerhir - Ouarzazate: l'acqua dalla montagna
Colazione e pranzo. A Tinerhir sboccano le gole del Todra (o Todgha) che si scava il letto nel terreno calcareo fra pareti a picco alte più di 300 metri. Il fiume scende dalla catena del Grande Atlante che domina a nord tra un continuo cangiare di colori. La strada, dopo aver costeggiato un palmeto, si snoda a strapiombo sull'uadi. Ecco poi le gole di Dadés, una delle formazione naturali più suggestive del Marocco. Ci si inoltra nelle gole, strettissime e coperte di vegetazione, passando in prossimità dei resti di antiche kasba tra scenari di montagne di grande incanto. L'eccezionalità di questa regione è di possedere, in un contesto naturale maestoso, le più belle case-fortezza del Sud, costruite in terra, con torri di notevole altezza. Poi la strada continua, snodandosi sinuosa lungo il corso del Dadès fino a Ouarzazate. Cena e pernottamento.

 

6. Ouarzazate - Marrakech: ritorno alla città
Colazione in albergo. Le visite lungo la strada del ritorno a Marrakech: la kasba di Taourirt, già residenza del pascià di Marrakech, complesso di edifici a più piani di fango e terra cruda affiancati da torri merlate. All'interno, gli appartamenti con la sala da pranzo e la camera della favorita che hanno conservato gli stucchi e i soffitti in cedro dipinto; il bel villaggio fortificato di Ait Benhaddou, con torri merlate a ridosso della montagna. E' uno ksar tra i meglio conservati e una delle più notevoli realizzazioni del genere nel Sud marocchino; ecco poi il villaggio di Telouet, a 1800 metri di altitudine sul versante meridionale dell'Atlante con la sua notevole kasba che fu residenza di uno dei protagonisti della storia contemporanea del Marocco e uno degli ultimi grandi capi tribali del Sud. Pranzo in corso di viaggio. Cena e pernottamento a Marrakech in un riad della medina.

 

7. Marrakech: il verde della città rossa 
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visite "verdi" della capitale al limitare del deserto: il giardino-frutteto dell'Agdal che vive grazie ad autentici "miracoli" di ingegneria idraulica; i parchi della Menara, complesso di giardini coltivati, irrigati dalle acque di un vastissimo bacino scavato nel XII secolo. Sullo specchio d'acqua si affaccia il bel padiglione a tetto piramidale; i giardini Majorelle creati dal pittore ed ebanista Louis Majorelle agli inizi del '900. Sono uno straordinario, lussureggiante arcobaleno di colori e suoni tra bouganvillee, cipressi, banani, bambù, notevoli esempi di cactacee e uccelli di tutte le specie.

 

8. Marrakech: le impronte del passato più lontano
Colazione e pernottamento in albergo. Escursione all'altopiano dell'Oukaimeden, ora importante stazione di sport invernali, a 2600 metri di altitudine. E' una zona ricca di incisioni rupestri dell'Età del Bronzo, leggibili sulle rocce disseminate tra le case e all'entrata del villaggio. Dalla "tavola di orientamento" si ha uno spettacolare panorama sull'intera regione e, nelle giornate limpide, fino a Marrakech. Pranzo e ritorno in città. Cena di arrivederci in un locale tipico.

 

9. Marrakech - Essaouira: dal deserto al mare
Dopo la colazione, partenza per Essaouira , bella località balneare e affascinante città della costa atlantica, porto di antichissime origini. In felicissima posizione naturale, esposta ai rinfrescanti venti estivi e alle forti maree invernali, ha conservato intatta l'antica divisone in nuclei urbani cinti da bastioni. Un clima costante, le temperature sempre miti e le belle spiagge di sabbia bianca, in dolce pendio, favoriscono il riposo e il relax durante quasi tutto l'anno. Lungo la strada sosta presso alcuni esemplari dello straordinario albero di argan. Pranzo, visita del centro storico, cena e pernottamento in un riad.

 

10. Essaouira - Casablanca: la grande metropoli
Dopo la colazione in albergo, partenza per Casablanca, la bianca, famosissima metropoli con oltre tre milioni di abitanti, vittima di una urbanizzazione caotica e quadro di forti contraddizioni. Dopo il pranzo, pomeriggio dedicato alla città nei suoi pochi aspetti caratteristici e a una passeggiata in quello che rimane del centro storico (la medina) in parte ancora racchiuso dai bastioni cinquecenteschi; l'animatissimo centro cittadino è la Piazza Mohammed V, cerniera tra il quartiere antico e quelli moderni; la Piazza des Nations-Unies è il centro dell'amministrazione pubblica e il Parco della Lega Araba è il più esteso spazio verde; la chiesa di Notre-Dame de-Lourdes è una possente mole in cemento degli anni 1953-56 il cui principale motivo di interesse sono le vetrate di Gabriel Loire, maestro vetraio di Chartres, con scene della vita della Vergine che si stagliano su un fondo rosso e blu che evoca i tappeti marocchini. Dopo cena, passeggiata lungo i boulevard che dal porto si snodano accanto all'oceano. Pernottamento.

 

11. Casablanca - Italia: Il ritorno 
Colazione in albergo. Trasferimento all'aeroporto e partenza.

 


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